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martedì 7 settembre 2010

Oggi? Periferie urbane

Per secoli la città è stata il simbolo del progresso, l’affrancamento dalla vita rurale, una liberazione che si manifesta tutt’oggi dai milioni di abitanti delle campagne che si spostano nei centri urbani. Considerando che oggi più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e circa un miliardo in insediamenti informali, questo blog vuole mostrare una visione degli aspetti simili, ma soprattutto delle differenze, nelle periferie delle città dove spesso viene inglobato l’urbano al rurale, una sorta di periferizzazione del mondo.
Uno degli argomenti attuali, a cui un futuro progettista, un urbanista, un demografo, un antropologo o un sociologo, ma anche un economista cerca di trovare una soluzione, è l’esplorazione teorica delle diversità nelle periferie delle metropoli e delle megalopoli del mondo, quest’ultime presenti soprattutto nel sud del mondo. I nuovi centri dell’urbanistica non sono nelle città come Londra, Vancouver, Washington o Sydney ma nelle periferie, che definiscono la vera realtà delle nuove metropoli del XXI secolo, dove l’ambiente postmoderno cittadino è unito, e talvolta anche fuso, all’ambiente rurale, come dalle periferie latine di Rio de Janeiro a Città del Messico, passando per quelle sterminate asiatiche da Seoul a Mumbai, e ancora quelle arabe da Karachi a Khartoum e infine anche quelle africane da Lusaka a Lagos. Tale frantumazione delle periferie e aggregazione tra urbano e rurale è presente, anche se in minor modo, nei Paesi Sviluppati da Lisbona a New York .Il blog si pone l'obbiettivo di riflette, e far riflettere insieme, sui numerosi squilibri presenti nelle medie e grandi città soprattutto dei Paesi in Via di Sviluppo, ma anche dei Paesi Sviluppati, sia dal punto di vista morfologico del territorio sia del rapporto tra il territorio e le forme delle città.

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